Ognuno
ha il suo tamburo
un solo ritmo
un canto
della comune solitudine
che noi mettemmo insieme
a starci un poco accanto
su questa via dell'abitudine
il tempo
vince sempre
il tempo lui soltanto
si muove e noi restiamo immobili
finche' ci porta un suono
atteso chissa' quanto
e ci promettiamo indivisibili
alberi
che sfilano come persone care
fantasmi della strada
devi prendere o lasciare
si comunque vada non come volevi
battono i tamburi battono piu' lontani
e' giusto cosi'
non chiesi mai qualcuno che comprasse la mia infelicita'
(tam tam tam)
non piansi mai davanti alla tristezza ma versi l'onesta'
(tam tam tam)
dimmelo
anche tu
che il tempo non ci ha sconosciuto
male e bene mio
che dopo ti hanno amato meglio
si ma non di piu'
di tutto il poco che ho potuto io
vieni
padre mio
usciamo a fare un giro e guida tu
e guarda avanti e non parliamo piu'
albero padre con un ramo solo
e come
tutto torna e come tutto passa
le cose cambiano per vivere
e vivono per cambiare
il mare s'alza e abbassa
ed ogni
giorno siamo dietro ad una cassa
a dare il resto e poi sorridere
un ballo senza fiato se la banda passa
e finche' non smetti di rincorrere
le storie
muoiono quando c'e' piu' paura
di perdersi che voglia di tenersi e com'e' dura
quella soglia e come siamo noi i diversi
cambiano le scene cambiano le battute
e anche i battuti
io non potro' incontrarvi in nessun luogo
in nessun'altra eta'
(tam tam tam)
fermar l'urgenza del mio cuore
il cuore di un uomo a meta'
(tam tam tam)
pensa
amore mio
che t'insegnai mille altri cieli
e non seppi mai
soffiarti il vento sulle ali
aspettai un addio
e il giorno di lasciarmi ti lasciai
credi
figlio mio
mi mancano i tuoi baci che non ho
e sono i soli baci che io so
piccolo figlio
e tu
compagno dalle orecchie a punta
io ti parlai di me
come a un fratello a cui ci si racconta
io non ne avevo e allora presi te
e quella tua sgomenta
e nostra malattia di vivere
giura
amico mio
che glielo metteremo ancora li'
a questa vita che va via cosi'
senza aspettarci